L’EP opera in ambito sanitario, sociale, socio sanitario e socio assistenziale. Nei progetti di integrazione, di supporto all’autonomia previsti dalla legge 104/92 o di promozione della salute è presente nella scuola.
Nell’ambito delle proprie competenze educative riabilitative, opera nei servizi del Ministero della giustizia.
Il profilo professionale e il core competence indicano come target principale dell’EP persone con patologie o in situazioni di disagio/fragilità in tutto l’arco della vita.
L’EP opera
– in strutture riabilitative, socio educative o socio sanitarie a ciclo residenziale o semiresidenziale (es. Comunità/case famiglia per minori o per persone con disabilità, Pronte Accoglienze per minori non accompagnati, RSA anziani o disabili, Case rifugio, Comunità mamma bambino, case alloggio per persone in AIDS, comunità terapeutiche e riabilitative, centri per uomini maltrattanti, centri diurni minori, servizi di integrazione scolastica, centri diurni di salute mentale, Alzheimer, per i disturbi del comportamento alimentare);
– in servizi di accoglienza e integrazione per migranti forzati o di protezione sociale (es. Centri o Alloggi del Sistema SAI, di Accoglienza Straordinaria, per vittime di tratta lavorativa o della prostituzione) e in quelli di integrazione lavorativa e inclusione (es. SIL, Lotta alla povertà, Reddito di Cittadinanza);
– nel sistema ospedaliero (es. reparti di psichiatria o neuropsichiatria infantile);
– in servizi territoriali (Dipartimenti di Salute Mentale Adulti e Infanzia e Adolescenza, delle Dipendenze patologiche, Cure Primarie, Laboratori Ausili, Consultori, Unità Multidisciplinari di Valutazione, Distretti sociali o socio-sanitari, Centri Anti Violenza, Educativa domiciliare/territoriale, Spazi Neutri, Servizio Affido/Adozione, Studi Professionali).
– in servizi rivolti a minori o adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria (Istituti Penali, USSM, UEPE, ICATT, ICAM, REMS);
– in servizi di prossimità (Unità di strada di riduzione del danno, Drop in, housing first, co housing, servizi di accoglienza a bassa soglia, centri di ascolto);
– in servizi di promozione della salute e prevenzione delle Aziende sanitarie o degli Enti locali (UdS che operano nei luoghi di aggregazione e del divertimento, centri antifumo, sportelli ascolto nelle scuole, progetti di educazione alla solitarietà, contrasto al bullismo, al GAP e alle dipendenze tecnologiche;
– in Università (insegnamenti professionalizzanti, tutoraggio, dottorati di ricerca).